Cronaca di una giornata scolastica
nel corso after school di italiano a Hoddesdon year 1-2-3 St.Augustine’s R.C .Primary School
Ecco cosa succede in un corso extra scolastico di Italiano a Hoddesdon, nella scuola St.Augustine’s.
Fate finta di essere presenti e di curiosare… divertitevi ad immaginare le facce dei bambini alla seconda lezione di Italiano dell‘ anno scolastico 2017–2018.
Buon pomeriggio bambini! |
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Buon pomeriggio maestra Marica! |
Come state oggi bambini ? |
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Bene, grazie! E tu maestra come stai ? |
Bene , bene …oggi scopriremo i nostri nomi:
chi si ricorda come si chiama questo bambino?
Riccardo? |
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No! |
Luigi? |
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No! |
Giovanni? |
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No! |
Antonio? |
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No! Si chiama JAMES! |
Sì sì… BRAVIII!
Come si scrive JAMES? I lunga –a-emme-e-esse. |
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Avanzamento
La maestra scrive il nome alla lavagna e i bambini scrivono il nome sul loro quaderno e disegnano JAMES, utilizzando la tecnica dello stick man, dal famoso libro Stick Man, di Julia Donaldson e Alex Scheffler, e colorando i capelli, gli occhi, l’uniforme che indossa James, i più bravi disegnano la cravatta regimental, a righe gialla e blu. E così TUTTI, contemporaneamente, vanno alla ricerca delle matite colorate gialle e blu.
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Giallo, per favore! … Blu, per favore! …
Grazie Maestra! |
Prego, bambini! |
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Strategie
Ogni lezione è una lezione speciale perché i bambini sono unici e speciali. Ogni lezione è anche una scommessa! La maestra prepara sempre diverse opzioni: e così c’è il piano A, se funziona la tecnologia, seguito dal piano B, se invece non funziona, e anche il piano C, che include lavagna con pennarello, il piano D, lavagna senza pennarello, e il piano E, carta e matita! Ogni incontro sarà un successo assicurato grazie alla loro vivacità, attenzione, partecipazione, al loro desiderio di imparare parole nuove ed espressioni da sfoggiare a casa con i nonni italiani o gli amici italiani raggiungibili ormai su Skype in tutto il mondo. Dopo aver revisionato tutti i nomi dei compagni, facciamo un gioco per memorizzarli. Il gioco si chiama “Chi manca?”. Si gioca così: Un volontario ad occhi chiusi, si gira di spalle alla classe, la maestra sceglie in silenzio usando soltanto i gesti un compagno che si nasconde in classe, e alla domanda dei compagni: “CHI MANCA?”, il bambino deve ricordare il nome di colui o colei che manca dal gruppo. Possiamo anche aiutarlo a ricordare chi manca fornendogli dei suggerimenti e rispondere SI o No alle sue domande. Ad esempio:
È un bambino? |
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Si! |
È una bambina? |
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No! |
Alternativa
Oppure lui potrà chiedere se il nome inizia con una determinata lettera dell’alfabeto, se è il fratello o la sorella di qualcuno che i bambini conoscono. E alla fine il volontario potrà dire il nome del compagno scomparso:
È JAMES? |
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E tutti risponderanno in coro: |
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Bravoooooooo! |
Avanzamento
A questo punto James conquista il diritto di scegliere un altro compagno per giocare a indovinare chi manca. Questa volta tocca a una bambina, Daisy. La maestra ha un’idea e dice a Daisy:
Ma lo sai che il tuo nome in italiano è Margherita? |
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What’s that ? |
Avanzamento
La maestra fa finta di essere in un prato, di raccogliere un fiore, inizia a strappare i petali e dice con tono speranzoso in un crescendo rossiniano: “M’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama…”. Una volta tolti tutti i petali immaginari, la maestra, rattristata, chiede ai bambini: “E adesso come faccio ?” e Amelia le dice radiosa: “Maestra, raccogli un’altra margherita!”. “Grazie Amelia! Adesso, però, riprendiamo a giocare”, dice la maestra. A questo punto abbiamo revisionato tutti i nomi dei compagni e abbiamo bisogno d’imparare le lettere dell’alfabeto per poi scrivere i nomi dei compagni di classe correttamente. Passiamo ad ascoltare tutti insieme la canzone dell’alfabeto “ABC” da Coccole sonore. La ascoltiamo attentamente, tutti insieme, e poi riguardiamo il video e cantiamo tutti insieme e poi la ripetiamo senza audio, a modo nostro, divertendoci come matti. Ci prepariamo per andare a casa dopo un‘ora di lezione e raccogliamo tutte le nostre cose e la maestra chiama i bambini che si mettono in fila secondo l’ordine che lei decide di volta in volta. Alla fine di ogni lezione i bambini avranno tanto da raccontare a casa ai loro genitori e ai loro nonni, soddisfatti di aver imparato qualcosa di nuovo che servirà per il loro futuro vicino e lontano. Magari uno dei bambini potrà un giorno anche frequentare l’Università in Italia!
Arrivederci bambini e buona serata! |
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Arrivederci Maestra e buona serata! |
Arrivederci a tutti e alla prossima puntata! |
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Colgo questa occasione per ringraziare tutti i genitori che ogni settimana si fanno carico di accompagnare i loro figli al corso di italiano e li sostengono e aiutano nello svolgimento dei loro compiti a casa e nel loro percorso di crescita umana e culturale. MILLE VOLTE GRAZIE A TUTTI !
Maestra Marica
Maria Carmen Triola
Teacher of Italian appointed by Maeci
Consulate General of Italy
London